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PERCHÉ IL BIVACCO

L’iniziativa di costruirlo è stata del papà e della mamma di Danilo, per chi non li conoscesse Teresio (Tegio) e Giovanna (Giò).

Giò è un concentrato di energia che si espande verso gli altri coinvolgendoli, da sempre è la spalla di Teresio e nei momenti importanti ne è anche la miglior consigliera (inoltre fatevi invitare a cena perché è un’eccellente cuoca!).

Teresio, da vero sportivo, è equilibrato e determinato, al primo incontro riesce subito ad indurre fiducia. Dato il suo lavoro conosce bene la fatica e i sacrifici della vita all’aperto, si aggiunge a questo la sua passione per la montagna e per lo sport.

Ovviamente Danilo non poteva non seguire le orme dei genitori e fin da piccolo si è appassionato alla montagna e a tutti gli sport che si potevano fare su di essa.

Da questa premessa nasce quindi il bivacco, un modo indelebile per ricordare Danilo, un modo per dare un aiuto a chi potrebbe averne un giorno bisogno, un modo per salire in alto e stare vicino a chi è volato più in alto ancora.

COM’È NATO IL BIVACCO

Noi genitori da anni pensavamo di realizzare questo progetto, ma non riuscivamo ad individuare un luogo strategico dove poter costruire il bivacco.
Teresio nelle sue camminate in montagna, in questi anni aveva cercato e sperato di trovare il posto adatto; il tutto è successo così molto semplicemente parlando del più e del meno con un suo fornitore in una ordinaria giornata di lavoro.
Così, chiacchierando di montagna, di camminate ed esprimendo il desiderio di ricordare Danilo, Teresio non poteva sapere che quel ragazzo di Cuneo in effetti era nato e cresciuto proprio ad Acceglio e ad Acceglio ancor oggi vivono genitori, amici, affetti e conoscenti.

Roberto è stato l’artefice e grazie a lui è stato possibile realizzare il “nostro sogno”.
Nell’autunno scorso, in una grigia e nebbiosa giornata di ottobre, Roberto, la moglie e Teresio sono stati in montagna a fare un sopralluogo dove oggi “vive” il bivacco: in verità quel giorno Teresio ha visto ben poco del panorama e della bella posizione ma tanto grande era la fiducia riposta verso l’amico che giunto a casa, con tanto entusiasmo ha detto: ”ABBIAMO TROVATO IL POSTO GIUSTO PER RICORDARE DANILO ANCHE QUANDO NOI NON CI SAREMO PIÙ…”

E così abbiamo iniziato, scoprendo di non essere soli in questa impresa: abbiamo condiviso, sperato e lavorato in tanti.

Oggi il bivacco esiste.
Grazie a tutti coloro che hanno creduto in questo nostro progetto.
Con tutto il nostro cuore.

Teresio e Giovanna

GIORNO DOPO GIORNO

Con il nostro gruppo di amici camminando su e giù per le nostre montagne ogni occasione era buona per parlare di Danilo. Da tempo aleggiava il desiderio di creare qualcosa che potesse conservare la memoria di Danilo per gli anni avvenire. Un giorno, nella primavera del 2009, durante una delle tante camminate questa idea prese forma nel Bivacco.
Da quel giorno ogni weekend l’idea si concretizzava sempre più finché un mattino, mentre si saliva, Teresio ci comunicò quello che speravamo di sentire da tempo: “il bivacco si farà! Ho trovato il sito!”.

Da allora ogni settimana il bivacco cresceva, sempre più persone venivano coinvolte. Si parte con i permessi, c’è euforia, il Comune è d’accordo.

Entra in scena Maurizio, il progettista che da uomo caparbio e preciso non si limita ad uno schizzo, progetta, costruisce un plastico, elabora le carte, permessi e le numerose azioni burocratiche. Poi nell’inverno 2010/11 Teresio e alcuni amici esperti del mestiere, costruiscono il bivacco in meno di un mese, a Santa Vittoria d’Alba. Poi viene smontato ed imballato per il trasporto verso la montagna. Il lavoro è appena iniziato, dall’inverno all’estate sono Teresio e Giovanna ad organizzare tutte le azioni per poterlo installare a Croce Paesana, sopra Acceglio.

Gli amici che danno una mano sono tanti, i fornitori di materiali, chi trasporta gli imballi, l’Associazione Alpini e la Pro Loco di Santa Vittoria e tutti quelli che è impossibile menzionare ma sicuramente tutti sono determinanti per riuscire nell’impresa che, va segnalato, è totalmente gestita da Teresio e Giovanna.
Poi viene il momento tanto atteso, l’elicottero che trasporta tutto in quota, i fedelissimi e fortunati amici che compiono l’impresa di montare il bivacco in quattro giorni.

Poi è ora dei dettagli, il sentiero che porta in quota, segnalato per facilitare l’ascesa, il sito internet ed il profilo su Facebook, la festa per l’inaugurazione il 7 agosto 2011.
Un’esperienza bellissima ed indelebile per chi l’ha vissuta.
Non resta che goderci il bivacco!