Serata dedicata a Danilo

Serata dedicata a Danilo (settembre 2019) al centro sociale di S. Vittoria serata strepitosa ed emozionte, grazie ai Los tres amigos (gruppo di musicisti e narratori di Magliano Alfieri).

A S. VITTORIA C’ERA…
…UNA PASSIONE INGUARIBILE PER LA MONTAGNA…

Chi di noi da bambino non ha dato calci ad un pallone? nessuno credo. E anche Danilo non sfuggì a questa regola infantile… prima in cortile, poi all’asilo, poi in piazza e infine sui verdeggianti campi da calcio, ma quando può prova ad arrampicarsi su alberi, muretti; sono un richiamo irresistibile per lui, senza sapere che sono segni premonitori. E come se non bastasse suo papà Teresio ha deciso di abbandonare la passione di centauro per scoprire un mondo molto più tranquillo…
LA MONTAGNA… camminate estive e in inverno sci di fondo. E così è lui stesso a costruirgli i primi sci rudimentali con delle perline di legno… la miccia si è accesa.
Sono una famiglia felice… partono tutti e tre la domenica mattina presto, per raggiungere le imbiancate valli cuneesi dove Danilo può sfogare la sua voglia sportiva e già da subito ci mette impegno, caparbietà, concentrazione… sta per nascere UN CAMPIONE. Ma la svolta avviene quando una coppia di loro amici, Elisabetta e Giovanni, li invitano ad una prova di Biathlon a Festona in valle Stura…
Il giovanissimo Danilo prova anche lui e d Ezio Fiandino, allenatore di quel gruppo di ragazzini, capisce al volo “QUESTO CI SA FARE”. Risultato: Danilo Sartore viene da subito convocato la domenica successiva per quella che sarà la sua prima gara e… arriva terzo.
È iniziata così la sua avventura di campione delle nevi. Formano una bella squadra con l’entusiasmo, l’energia e la voglia di divertirsi di quell’età. Nascono amicizie importanti che dureranno per sempre prima con Demis, poi Massimiliano e Alessandro. Con gli sci ai piedi acerrimi avversari, ma finita la gara complici di ragazzate che li uniscono sempre di più. In poco tempo loro affiatamento e il loro talento li farà diventare una delle squadre giovanili più temute e vincenti di tutto l’arco alpino a metà degli anni ’80. (episodio nonno) Teresio diventa accompagnatore ufficiale mettendo a disposizione il suo furgone nelle lunghe trasferte, orari impossibili, autostrade infinite, ma ampiamente ripagate dal vedere Danilo felice e realizzato nel momento più bello della sua vita.

VIDEO

L’apice della sua carriera lo vive dal 1996 e 1998 quando diventa campione Italiano di biathlon categoria giovanile
Ma tutto questo ha un prezzo, purtroppo i suoi impegni sportivi lo distraggono dalla scuola e a diciassette anni decide di abbandonare la scuola Enologica per entrare nel gruppo sportivo militare degli Alpini. Giovanna, maestra di scuola, accetta a malincuore e a denti stretti la sua decisione e vede partire suo figlio, ma… come si può impedire a un figlio di trasformare una passione in un lavoro?… quindi lascia il suo paese e si trasferisce a Cormayeur. E continua a mietere successi nazionali e internazionali fino a quando… fino a quando un suo nuovo compagno di stanza, istruttore di sci, muore in un banale incidente sulle piste. Danilo è scioccato, turbato, non riesce più a concentrarsi e decide di abbandonare il biathlon, contro il volere dei suoi superiori, e diventa istruttore di arrampicata su roccia. Un altro suo sogno si è realizzato.
Nel frattempo il destino vuole che, in caserma, si ritrova fianco a fianco con Alessandro, l’amico e avversario di innumerevoli gare giovanili. L’amicizia interrotta riprende con foga fino a quel maledetto giorno di ottobre, quando Danilo consegna le chiavi dell’ufficio a Alessandro dicendogli che va ancora a lavorare in parete, e poi lo raggiungerà al bar per una birra. Quella birra non riusciranno più a berla insieme e quel mazzo di chiavi rimangono un simbolo che Alessandro custodisce ancora oggi con gelosia come uno scrigno conserva un tesoro… un tesoro chiamato AMICIZIA.

POI PARLO A BRACCIO DEL BIVACCO

Lettere di Alberto